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La radicalità delle sfide odierne ci chiede di tornare a spalancarci sulla vastità del mondo e a percepirne la profondità; di aver la voglia di crescere, la passione per ciò che ci lega all'altro, l'entusiasmo di costruire. Ci chiede di imparare a usare tutto in modo giusto; di chiamare il male con il suo nome; di avere il coraggio di decidere per il bene, ma come? Come può la ragione ritrovare la sua grandezza, senza scivolare nell'irrazionale? Come può la natura apparire nella sua vera profondità, nelle sue esigenze e con le sue indicazioni, senza impedire la libertà umana? Come può il cuore dell'uomo continuare a desiderare la propria felicità, domandandosi indomitamente il perché delle cose? Come possiamo noi percorrere dall'interno gli avvenimenti, attingendone una sapienza, che travalica la superficie delle cose? Come possono le comunità umane condividere un ethos, che rispetti e al contempo sorpassi le distinzioni culturali?
